L'attività di ricerca/azione portata avanti nel progetto, che si è realizzata anche attraverso la sperimentazione con classi di controllo, si è rivelato un passaggio cruciale per la rete, che sta ancora lavorando affinché le buone prassi adottate durante il progetto diventino patrimonio di tutte le scuole coinvolte.

Nel dettaglio, ogni unità di apprendimento è stata pensata anche in previsione di una verifica di competenza che è stata poi somministrata a gruppi classe che non hanno partecipato al progetto.

In questo modo si sono potuti coinvolgere altri docenti nella sperimentazione ed altri alunni hanno potuto mettersi alla prova con compiti di realtà stimolanti.

Il confronto fra le classi di controllo e le classi di progetto ha valore didattico più che docimologico: all'interno della rete e nelle scuole sono stati condivisi alcuni criteri di valutazione, utilizzando rubriche di padronanza comuni. Solo una parte delle sezioni coinvolte ha effettuato anche un'autovalutazione con classe di controllo seguendo precisi criteri organizzativi e di contesto.

Un attento momento di valutazione è stato realizzato anche all'interno della scuola dell'infanzia, grazie alla collaborazione di più insegnanti. Nelle classi di progetto si è notato in tutti i casi un particolare entusiasmo nello svolgimento delle prove di realtà di ambito linguistico. Gli alunni hanno dimostrato di aver acquisito buone competenze in scrittura, comprensione e analisi dei testi brevi, come delle nuove forme di comunicazione multimediale e dei nuovi linguaggi iconici (ad esempio nell'interpretazione degli emoticon). Nelle classi di controllo appare meno dettagliato il lessico nelle descrizioni oggettive e più difficoltosa la capacità di riassumere.

In ambito matematico, in relazione all'UDA "Conti alla mano" le prove hanno evidenziato che nelle classi iniziali (classi seconde di scuola primaria) il campione di alunni aderenti al progetto ha dato esiti migliori del campione della classe di controllo, mentre nelle ultime classi (classi quarte e quinte di scuola primaria) le differenze sono risultate meno significative. Appare dunque che un potenziamento mirato sulle competenze di calcolo orale avviato sin da subito nel percorso scolastico incide profondamente sulla prestazione finale. Non è rilevante invece la stessa deduzione nella competenza di problem solving matematico. In effetti, l'abilità di comprensione sondata nelle verifiche di problem solving matematico risulta trasversale a più discipline. Non sono state notate differenze fra classi di progetto e classi di controllo nella comprensione di testi brevi, sia in riferimento alla lingua italiana, sia in matematica. Comprendere è una competenza innata? La si può esercitare? Quali strategie aiutano la comprensione? La sperimentazione su classi di controllo ha così aperto un forte dibattito fra docenti di discipline diverse in prospettiva di progettare UDA sempre più trasversali e generalizzabili a tutti i campi del sapere.

Puoi anche scaricare il questionario cartaceo e fotocopiarlo per i tuoi alunni